Normalmente appena mi è possibile vado a rigenerarmi nella mia amata Asia. Quest’anno però ho deciso di passare i quattro giorni del ponte del 25 aprile\1 maggio a meno di tre ore da casa, in Marocco. La mia prima volta in Marocco. Così ho fatto base a Marrakech, all’interno delle mura, nella medina e ho esplorato, per quanto mi è stato possibile, i dintorni.
Prima di partire, non posso negarlo, ero preda di pregiudizi nei confronti del Marocco, paese tra i più moderati del nord Africa ma sempre musulmano. In quanto donna attenta alle tematiche delle diseguaglianze di genere, temi che ho trattato nel mio primo romanzo Voglio un Mondo Rosashokking e poi nel sequel Un amore rosashokking, non ho mai amato molto l’idea di viaggiare nei paesi legati all’Islam. Non per paura di una reale minaccia, quanto per il turbamento che mi coglie quando penso alla condizione delle donne in quei paesi. Lo so è difficile generalizzare ed è complicato parlare, in un post legato ad un allegreo viaggio di cinque giorni, di tematiche complesse come queste.
Però osservando quelle figure velate che camminano silenziose come ombre nel caos dei souk, non riesco a non immaginare la vita che fanno. Penso alle costrizioni che la maggiori parte di loro subiscono, alle storie che ogni tanto, tra un royal baby e l’altro, vengono raccontate anche dai giornali italiani. Storie che ho letto nei romanzi scritti da donne arabe, che conosco attraverso le trame dei film o ancora, racconti di amiche musulmane di seconda generazione che vivono in Italia. Storie di oppressioni, di abusi e nei migliori dei casi, di rinunce e forzata ignoranza.
Ho deciso di affittare un piccolo Riad, così si chiamano le tipiche case marocchine, da un’amica di un amico italiano. Un Riad piccolo, confortevole e ristrutturato con gusto ed eleganza ubicato nel quartiere Larousse. Mi ci sono voluti un paio di giorni per capire che mi trovavo nel cuore strategico della Marrakech entro le mura, nella medina: tra il suouk e la porta di Dar el bacha.
Così, leggendo la mia feldele Lonly Planet dopo un paio di giorni di relax, ho organizzato dei tour in giornata e sono riuscita a visitare anche qualcosa nei dintorni.
Ovviamente prima di lasciare Marrakech ho visitato i bellissimi Jadine Majorelle di cui sotto trovate una diretta. Tutto il mio viaggio infatti è documentato dalle live su Periscope, che trovate sotto, in cui mi sono divertita a condividere quello che vedevo, con chi si collegava. Spero possiate godere del replay e soprattutto spero che la cronaca della mia prima volta in Marocco vi abbia invogliato ad andarci di persona.
Buona visione e…BUON VIAGGIO! INSHALLAH, come si dice da quelle parti….
Guess where? Walk in the suk with me #marrakesh #morocco https://t.co/79I5sk0emm
— RossellaCanevari Eng (@rosscaneva) 26 aprile 2019
Entering La Medina #marrakech #travel #Golive https://t.co/Ah8XzlDIKz
— RossellaCanevari Eng (@rosscaneva) 28 aprile 2019
On the beach in in Essaouira #morocco #travel #Golive https://t.co/bgVbBPNLVa
— RossellaCanevari Eng (@rosscaneva) 29 aprile 2019
2 Ait Benhaddou kasbah from XI century in the desert #UnescoHeritage #morocco #travel #Golive https://t.co/rStuyKX1K2
— RossellaCanevari Eng (@rosscaneva) 30 aprile 2019
le jardin Majorelle – Yves Saint Laurent tribute to Marrakech #travel #Morocco https://t.co/f1no58GaQR
— RossellaCanevari Eng (@rosscaneva) 1 maggio 2019