A settembre si è tenuta la Milano Fashion Week: uno degli eventi più attesi nel campo della moda. Non sono state poche le novità e le sorprese che hanno sfilato sul red carpet milanese, precisamente dal 20 settembre al 25: dalla collezione di Donatella Versace, fino ad arrivare alla sfilata di Prada, vero e proprio inno al femminismo.
Ed i numeri sono stati notevoli: la Milano Fashion Week edizione 2017 ha visto ben 159 collezioni, suddivise fra presentazioni (94), sfilate (63) ed eventi speciali (20). Ci sono stati debutti assoluti ma anche grandi ritorni sulle passerelle, nel nome di un evento che da sempre rappresenta un punto di riferimento per il fashion.
Sfilata Prada: una collezione all’insegna del femminismo
Prada è stato uno dei brand che più di tutti ha colpito le platee. Merito della sua nuova collezione: un vero e proprio inno al femminismo, mai polemico ma carico di ironia e di bellezza. La suddetta collezione ha trasformato la moda femminile vestendola di tinte fortemente maschili: basti pensare alle calzature stringate, alle braghe corte, alle camicette da uomo. Un allestimento che crea un puzzle complesso da studiare, ricco di sfaccettature ma anche di anticonformismo. D’altronde Prada è da sempre molto amato dalle donne che non vogliono rinunciare a un look accattivante e seducente. Per questo è fondamentale avere almeno un indumento o un accessorio di questo marchio, considerando anche che oggi è quanto mai semplice trovarlo: dagli store monomarca ai principali e-commerce di moda come YOOX scegliere ad esempio una delle camicette da donna di Prada permetterà ad ogni donna di sentirsi veramente tale.
Cividini: lo stilista si è ispirato al periodo tahitiano di Gauguin
Anche lo stilista Cividini si è reso protagonista alla Milano Fashion Week, grazie ad una collezione chiaramente ispiratasi al periodo tahitiano del famoso pittore Gauguin. Per l’esattezza parliamo di una fase artistica passata alla storia per via della raffigurazione delle famose “Vahine”: le donne di Tahiti, con un look nel nome del pareo e dei fiori. Cividini ha voluto dunque regalare un doppio omaggio: la sua collezione ha infatti ricalcato sia lo stile di Gauguin, sia le tradizioni delle Vahine. Ma con una sfaccettatura molto forte, e personale.
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