Questa immagine racconta perfettamente il mio rapporto con una disciplina antica che è per me è diventato uno stile di vita (felice) a tutti gli effetti: Lo Yoga.
Perché, mi sono chiesta, lo Yoga mi rende felice? Innanzitutto è una delle pochissime attività che svolgo essendo sempre presente, hic et nunc, senza pensare ad altro e senza sforzo. E sapete meglio di me, che essere nel presente senza saltellare tra futuro e passato come saltimbanchi, al giorno d’oggi era degli smartphone è assai complicato. Già…..
Nei confini del mio tappetino è racchiuso un universo intero anzi un’altra dimensione che si espande grazie al respiro e trascende la mia realtà quotidiana. Su quel rettangolo il mio corpo non ha limiti ma praticando ho capito che il corpo è solo un mezzo, non il fine.
Gli induisti direbbero, BUONGIORNO! Finalmente ti sei svegliata (al sogno di Brahma) e ora puoi mettere in scena con consapevolezza la tua vita. Ma per me lo yoga e in generale tutto ciò che riguarda la mia crescita non è una questione di religione, quanto di evoluzione spirituale.
Per inciso sono nata in una famiglia cattolica e nonostante abbia anche un caro amico prete, le mie domande, i miei timori e in generale le mie aspettative (per quanto non le aspettative siano nemiche della serenità) non ho mai trovato soddisfazione nelle dottrine cattoliche. Istintivamente anche se non coscientemente, ho sempre fatto molta fatica a sentire una separazione tra me e Dio. Lo so, per la chiesa suono arrogante e quindi passibile di punizione. Eppure la storiella del peccato originale e del castigo, insomma Eva la peccatrice e la mela etc a me proprio non è mai andata a genio.
Che poi nella Bibbia non si parlava di mela ma hanno deciso che fosse tale frutto per via del latino malum quindi il frutto in questione ma anche il male
Personalmente, pratico yoga da poco, circa 3 anni e faccio ancora moltissima fatica, nonostante la pratica di Pranayama (tecniche di respirazione) e meditazione quotidiana (pochi minuti ma sempre di più) a stare in silenzio e zittire la mente.
Il fatto è che alle elementari, alle medie o al lice nessuno mi ha mai parlato di meditazione, anzi, queste pratiche erano cose da fricchettoni figli dei fiori. Non certo pratiche adatte ad una signorina cattolica seria. Eh!
Oggi ho imparato a zittire il cervello, a cercare la vibrazione del silenzio e a fare spazio nella vita per trovare un nuovo equilibrio.
Ed è solo l’inizio (to be continued) OM…..
Photo realizzate con la INSTA360NanoS, modalità Little Planet