Ormai è ufficiale, sono uno dei 30 guidici di C’è Posto per 30?, reality show condotto da Max Giusti che dal 7 ottobre andrà in onda su Canale 9 del digitale Terrestre. 30 giudici? Ma veramente siete in 30? Mangiate e giudicate tutti e 30? Sì esatto, 30 giudici divisi in 8 tavoli. In ogni puntata giudichiamo due ristoranti, votiamo e decretiamo un vincitore.
Io sono, unica donna tra tre uomini, nel tavolo dei competenti. Esigenti per natura, spiega Max Giusti nel promo di rete.
I competenti infatti in ogni puntata analizzano con cognizione di causa le portate, ogni ingrediente, la provenienza delle materie prime, la sapidità o meno di un piatto, l’eleganza della mise en place, la presentazione del piatto…e bla bla bla.
Siamo dunque addetti ai lavori? Non propriamente, forse non nel senso classico dei reality show legati all’enogastronomia che abbondano oggi, in tv. Nessuno di noi 4 e in generale dei 30 giudici del programma è infatti un cuoco o aspira ad esserlo. Siamo individui più o meno normali (sì lo so, disquisire di normalità è sempre periscoloso!) che per un periodo di 3 mesi si sono prestati alla Tivvù.
Per quanto mi riguarda poi, chi mi conosce sa che amo mangiare (bene) ma non cucinare, per questo ho molti amici che sanno farlo bene o molto bene, a livello professionale, in tutto il mondo. Se a questo punto vi state chiedendo come sia finita qui, in questo tavolo di personalità esigenti e più in generale in questa trasmissione, vi spiego subito.
La mia passione è scrivere libri (ed articoli), ma quello che mi ha dato da vivere in passato è stata l’attività di autrice televisiva, legata in particolare, alla gastronomia. Per anni ho girato l’Italia dei piccoli e grandi produttori di formaggio, di frutta e di vino per raccontarli in televisione.
Ho girato le 20 regioni d’Italia alla ricerca di Prodotti certificati dalla Comuità Europea e di materie prime d’eccellenza come autrice con Melaverde (il programma di Rete 4) e poi come capo autrice di Qualitalia DOP (su Rai 2).
A questo punto, ovvero attorno al 2010, ho deciso di creare qualcosa di mio che sempre attraverso il cibo, parlasse alla gente. Mi sentivo supportata da un buon bagaglio di conoscenze nel campo alimentare, spinta da un sincero amore per il buon cibo e per la biodiversità del territorio italiano.
Così nel 2011 è nata EATART con i suoi eventi legati al Cibo e all’arte. Poi nel 2013 è nata l’International Chef Cup, una competizione tra chef stellati che a coppie, creavano ricette ispirate all’arte e al cinema. L’anno di Expo le coppie di chef erano internazionali, qui sotto potete vedere l’intervista ad una coppia di chef in gara: la coppia Italo-Giapponese, Monosilio e Hichikawa.
Dopo Expo ho smesso di fare la Chef Cup, ma il mondo del Food, mi è rimasto attaccato e ha continuato ad accompagnarmi, fino ad oggi. Contuono a scriverne per i giornali (sono capo redattore di una rivista online legata alla Moda, scrivo per Huffington Post e a seconda della proposta, per chi mi chiama), scrivo ancora per la televisione, ad esempio ho collaborato con il team di Top Chef ma non solo.
Da un anno a questa parte ho iniziato a lavorare come Social Media Manager per varie attività tra cui, Ristoranti. Un ruolo, quello di SMM che è legato alla scrittura social (breve, concisa, fatta di frasi sintetiche ad effetto) e alla tecnologia, uno dei miei grandi amori, dopo la scrittura.
È a questo punto, la scorsa estate mentre mi trovavo a Ibiza a lavorare per Il Ristorante Can Domingo, che è arrivato C’è Posto per 30. Pensavo mi chiamassero per stare dietro alle telecamere ma questa volta, è stato diverso.
Eccomi qui dunque, a fare il giudice nel tavolo dei Competenti. Non vi stupite se sarò severa, se i miei voti, i voti del mio tavolo difficilmente saranno alti. Il fatto è che come dice Max Giusti, noi competenti siamo esigenti per Natura. E poi alla fine, si sà, la televisione è uno Show che segue un copione scritto da un autore (chi meglio di me, lo sa??!)
Divertitevi dunque, insieme a me e a noi 30! Ci vediamo a tavola!