A Milano torna BookPride, la fiera dell’editoria indipendente negli spazi del Superstudio Maxi. Incontri, Talk, dibattiti e certamente libri da sfogliare, da acquistare negli stand presenti.

Tra i primi incontri in calendario, quello di sabato alle 10.30 a cui ho partecipato. Si tratta du un talk sull’impresa della cultura e sull’innovazione necessaria, nel settore dell’editoria italiana.

I relatori del Talk organizzato da BookaBook, la casa editrice con cui ho pubblicato il mio ultimo romanzo “La Bambina del Freddo, oltre a me erano l’editore Tomaso Greco, Micol Sarfatti, giornalista del Corriere della Sera e Simona de Rosa, ricercatrice e partner del progetto europeo Mobius.

Un dibattito interessante quello relativo all’impresa della cultura, pieno di spunti ed ispirazioni. Come quello ad esempio sul ruolo dei lettori destinatari finali di un libro e in una casa editrice come BookaBook, protagonisti della filiera produttiva dell’opera. Di come una startup, attraverso la consulenza strategica  ed operativa di un acceleratore, diventi finalmente impresa.

E ancora  del ruolo dei social media, delle competenze richieste ai blogger, ai book-influencer, ai giornalisti che scrivono di cultura ai nostri giorni. Dell’importanza fondamentale e oggettivamente sottovalutata dell’innovazione in questo campo, nel nostro paese. Riflessioni piuttosto concrete sullo studio e l‘utilizzo dei dati, senza dimenticare l’attenzione alla privacy, per riuscire a comprendere le abitudini dei lettori, per capire in che direzione si deve muovere una casa editrice per rispondere alle richieste del mercato.

Nel mio intervento ho parlato dell’esperienza diretta avuta con BookaBook, ormai una piccola impresa pioniera nel campo del crowdfunding nell’editoria Italiana. Oltre alla raccolta fondi proposta alla mai community per pubblicare La Bambina del Freddo, mi sono soffermata anche sulla promozione ibrida, tra online ed offline, del libro.

A fare da sfondo a questo incontro mattutino gremito di pubblico, una fiera piena di piccole e medie case editrici indipendenti, di autori e di lettori, felici di essere tornati agli eventi in presenza.

 

 

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