Dopo 3 anni di pratica, a settembre 2019 mi sono iscritta ad un Teacher Training di Yoga di 200 ore (YTT200) riconosciuto dalla Yoga Alliance.
L’ho fatto d’istinto, contro ogni ragione logica. Il fatto è che lo yoga nel tempo per me in questi anni è diventato più che una passione, più che qualche ora che settimanalmente dedicavo a me stessa. Molto più che una strano tipo di ginnastica che coinvolge anche la pratica di tecniche di respirazione. Lentamente, come un tenero amante fedele, lo yoga mi è entrato dentro e mi ha permesso di andare oltre la superficie, di conoscermi, di superare i miei limiti fisici e non solo.
Nei mie viaggi in Oriente, a Bali, in India, in Tailandia, in Vietnam, Cambogia, Myanmar e poi negli anni che ho passato ad Ibiza ho avuto modo di praticare diversi stili di questa discpilina: hata, vinyasa, ashtanga, yin, restorative, anusara. All’inizio amavo anzi, necessitavo pratiche veloci, energetiche, molto fisiche che mi facessero sudare e contemporaneamente, sedassero la mente che come un cucciolo, saltellava senza sosta.
Con il tempo, quando i muscoli si sono rafforzati, ho iniziato a percepire quello che c’è sotto la superficie di questa tecnica meravigliosa ed antica*. Lo Yoga è l’arresto delle modificazioni mentali, dice Patanjali, il padre dello yoga.
Questo traguardo è solo l’inizio, dunque, di un lungo percorso alla ricerca di me stessa. Senza alcuna fretta, nei prossimi anni, cercherò di approfondire i diversi lignaggi di questa pratica e soprattutto la meditazione, un traguardo importante e spesso, a causa della vita che conduciamo, arduo da ottenere.
Seguite le mie avventure sul tappetino sul canale Facebook Scarlet Yoga Milano, Scarlet è la traduzione inglese del mio nome e sui miei canali social.
Ci vediamo dunque sul tappetino, Namastè!
*Gli otto mezzi dello yoga sono: yama (autocontrollo), niyama (osservanze), asana (posizione), pranayama (controllo del respiro), pratyahara (astrazione), dharana (concentrazione), dhyana (meditazione), samadhi (contemplazione).“
Patanjali