Quando tre anni fa ho messo piede a Livorno per la prima volta, l’avevo decisamente sottovalutata (ora posso ammetterlo).

Conoscevo e apprezzavo la fama dei livornesi: simpatici, alla mano, con uno spiccato spirito goliardico. È livornese infatti il Vernacoliere, lo spassoso quotidiano satirico di Mario Cardinali, che strappa a tutta l’Italia risate con le sue notizie sboccate. Ho studiato e amato i Livornesi illustri che hanno lasciato un’impronta nella storia: lo scrittore Domenico Guerrazzi, il poeta Macchiaiolo Giuseppe Fattori, lo scultore Amedeo Modigliani e il musicista Mascagni. Anche ai nostri giorni, Livorno continua ad essere una fucina di talenti che spaziano dalla musica (Nada), al giornalismo (Concita de Gregorio) al cinema (Francesco Bruni, Virzì). Persino il calcio enumera i suoi livornesi doc, come Allegri, l’allenatore della Juventus.

Sapevo anche però che la città era stata mal ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Un’altro pezzo d’Italia rovinato dalle prodezze architettoniche dei geometri.

Insomma nel mio immaginario da Milanese innamorata Siena e San Giminiano, Livorno non era all’altezza di quella toscana che tutti ci inviano nel mondo.

E come spesso accade nella vita quando si hanno pregiudizi e aspettative, è bastato un    solo week end affinché questa città bagnata dal mar Tirreno mi conquistasse con il suo mare trasparente, i suoi monumenti a cielo aperto e alcuni tra i tramonti più bella che abbia mai visto in natura.

Sotto ci sono i video a 360 gradi delle due dirette di Periscope che che questo week end di pioggia, in cui il cielo livornese era arrabbiato, ho deciso di girare usando la Insta360 Nano.

Prima di guardare i replay delle dirette, ecco la mia personale classifica delle cose da non perdere, se siete a Livorno:

  1. La Terrazza Mascagni, dedicata nell’ottocento al noto compositore, è un’ampio belvedere sul mare tra i bagni cittadini Pancaldi e l’acquario. Da questa terrazza con una pavimentazione costituito da una scacchiera formata da caratteristiche piastrelle bianche e nere, si godono alcuni tra i tramonti più spettacolari della Toscana.
  2. Il Quartiere Venezia, ricco di fascino ed atmosfera, è stato creato sul modello della città lagunare nel 1660. È l’unica parte del centro cittadino che, dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, ha conservato gran parte dei palazzi e chiese intatte. Ha un fascino unico.
  3. La fortezza Nuova, un’imponente fortezza poligonale in mattoni e pietra che venne costruita alla fine del cinquecento. In quel periodo ll’architetto Buontalenti fu incaricato dal governo dei Medici di stendere un piano per la città di Livorno. D’estate spesso si possono godere spettacoli e una discoteca a cielo aperto.
  4. Il Museo fattori: Si possono godere le opere dei macchiaioli, a Villa Mimbelli, all’interno di un tranquillo giardino dove si trova anche un asilo nido, vicino alla Terrazza Mascagni e al mare.

Qui sotto potete godere il replay della diretta registrata con la Insta360 Nano su Periscope: 

 

Livorno Terrazza Mascagni
Livorno la vista dalla Terrazza Mascagni
Villa Mimbelli - Museo Fattori
Villa Mimbelli – Museo Fattori
Terrazza Mascagni 360
Terrazza Mascagni 360, modalità Little Planet

 

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